Il Nordic Walking non è altro che una camminata naturale alla quale viene aggiunto l’utilizzo funzionale all’avanzamento di due bastoncini.
Bastoncini che hanno la funzione di creare un vincolo sul terreno permettendo agli arti superiori di realizzare la spinta propulsiva e in questo modo ottenere il massimo coinvolgimento muscolare a partire dalla semplice azione del “camminare”.
Per ottenere la massima efficienza dai movimenti, la tecnica corretta è determinante.
Per far capire l’importanza del grande coinvolgimento muscolare
del nordic walking possiamo dire che:
Nella camminata si fanno
- ogni 10 minuti 1.000 passi
- ogni 60 minuti 6.000 passi
Nel Nordic Walking si fanno
- ogni 10 minuti 1.000 passi e 1.000 spinte
- ogni 60 minuti 6.000 passi e 6.000 spinte
Dove si pratica
Il nordic walking può essere praticato ovunque il terreno sia stabile e non dissestato, e dove la pendenza non superi l’8%: sui sentieri di montagna, in città, sulla spiaggia, nei parchi, nelle palestre.
Con pendenze superiori la rullata del piede perde la sua completezza e man mano che il terreno diventa più ripido si andrà ad appoggiare progressivamente prima il piede di piatto sul metatarso ed infine la sola punta. Anche la spinta delle braccia si accorcia e sul ripidissimo diventa più un appoggio che una spinta.
Nel nordic walking non bisogna per forza trovare salite per dover faticare di più. Il consumo di energie lo decidiamo noi nel momento in cui dosiamo il caricamento e la forza di spinta delle braccia o aumentiamo l’andatura della camminata.